I panni sporchi si lavano alla Gottardo Arena

La valascia era la valascia: fredda ma affascinante, piena di buchi ma con un’atmosfera unica, bruttina ma con quel muro di persone spettacolare. La valascia era però, nei periodi bui del club, ancora più fredda, abbandonata e quasi ansimante di fronte ad alcuni risultati, ma anche a scelte societarie poco condivise. L’Ambri ha cambiato rotta, ha imparato dai suoi errori e ha ricostruito partendo da se stesso, da chi già conosceva, da chi ha conosciuto, vissuto e amato quelle emozioni inspiegabili, legate all’Ambri-Piotta. Ed ecco che allora la Gottardo Arena è diventata quello che nessuno poteva immaginarsi, è diventata quel nido di protezione unico, dove nel momento del bisogno ci si sostiene, dove non c’è più distinzione fra chi è in pista e chi è sugli spalti, dove uno può contare sull’altro. In ogni momento. 

La serata di ieri sera è stata emozionante. In un momento dove la squadra era in crisi, al posto di criticare, ci siamo uniti, tutti, indistintamente. Nessuno ha perso il focus, nonostante la partita non si era messa proprio bene. Tutti sono andati avanti come un grande popolo, come una grande società, come se non ci fosse più distinzione fra giocatori e tifosi. 

Quei gesti alla curva, quelle braccia alzate verso il pubblico, quei boati voluti dai giocatori stessi, lasciatemelo dire, sono state fra le emozioni più belle e vere di tutta la storia biancoblu. Perché è facile farlo quando va tutto bene…ma lo è molto meno quando si potrebbe vacillare, si potrebbero aver dubbi, lasciarsi prendere anche troppo velocemente da pensieri negativi e prendere decisioni sbagliate. 

Non credo assolutamente che questo ambiente, che questo incredibile entusiasmo, che questa grande famiglia, sia frutto del caso. Qui è stato fatto un grande lavoro, con passione e perseveranza. Qui sono stati ricuciti legami, con pazienza e con tanta passione. Ogni stretta di mano, ogni presenza sul territorio, ogni dialogo aperto con la curva, i tifosi, gli sponsor, ogni sorriso dato ai bambini, ogni autografo rilasciato, filmato o augurio di buon compleanno… ogni piccolo e grande gesto ha contribuito a tutto questo. Il lavoro non lo si è fatto solo in pista, negli spogliatoi, allenamento dopo allenamento, ma lo si e fatto – forse soprattutto- fuori. Con tanta buona volontà, dedicandoci un tempo infinito, giorno dopo giorno, 24 ore su 24. E allora dovremmo valutare anche tutto questo… non solo quello che succede sul ghiaccio. E se è vero che i panni sporchi si lavano in famiglia, la Gottardo Arena ora è pronta a farlo e dar filo da torcere a chiunque provi a mettersi in mezzo! 

Lascia un commento

Blog su WordPress.com.

Su ↑