Bye Bye Shaqiri

Scrivono spesso che o lo ami o lo odi. Perché Shaqiri è così e non è di certo il prototipo dell’ atleta perfetto, o almeno non è quello che ci propinano oggi come oggi come l’atleta perfetto. 

Ma Maradona diceva che” il calcio e lo sport più bello del mondo perché ci possono giocare tutti. Anche i nani come me”.  

E forse aveva ragione, perché se in altri sport vince chi è più preparato fisicamente o psicologicamente, nel calcio no. Il calcio lascia spazio alla fantasia, alla destrezza, all’abilità e anche ad un po’ di pazzia. Il calcio lo puoi giocare anche se hai qualche chilo in più, il sedere basso e magari anche poca voglia di lavorare… Ma se hai il piede buono, l’istinto e mantieni quella voglia di quel bambino che ha indossato le sue prime scarpette… allora tu sei, il calcio! 

E allora vi assicuro che noi quel 23 non lo scorderemo mai, perché non puoi dimenticarti dell’attesa di vederlo, dell’ emozione ad ogni sua giocata, delle arrabbiature per alcune cose che non ti son piaciute e di quella sua “facia da scherz”, che era lì quasi a prenderti in giro, quasi a dirti ” io sono qui perché a calcio ci so giocare … Tu, guardami!”

Del resto come fai a contraddirlo? Noi l’abbiamo guardato, l’abbiamo adorato, abbiamo esultato grazie a lui , abbiamo gridato, gioito e magari anche pianto.

Ora tu rimani lì e ti accorgi che un altro pezzo di storia si sta chiudendo, che l’ultimo sonetto è stato scritto, e ti mancherà, ti mancherà mostruosamente. 

Allora torni a pensare all’atleta perfetto, a quello che corre più veloce, che salta più in alto, che non è mai stanco, e così ti prende già la nostalgia. 

Il pallone da domani continuerà a rotolare… Ma oggi, è come aver sbagliato un rigore, che non puoi ripetere mai più. 

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