Se è finita non svegliatemi

No, non è finita perché l’Ambrì di questa stagione è troppo bello per farla finire così. Non è finita perché più si va avanti e più hai voglia di vedere ancora , e ancora, e ancora questa squadra giocare. Non è finita perché sentire le parole calme e pacate dell’allenatore, allo stesso tempo piene di energia positiva e fiducia, è talmente unico che non può finir così. Non è finita perché questo Ambrì è talmente speciale che sembra un sogno e io vi prego di non svegliarmi.

Non svegliatemi perché da quando questa squadra è stata affidata a Cereda e Duca è come se ogni tassello fosse ritornato al posto giusto. L’attaccamento alla maglia, quel sentimento di essere unici, quella magia di Ambrì che ti fa avere gli occhi lucidi anche solo a parlarne, ora sono talmente forti, che non sembra vero.

Non sembra vero che quel debutto nel derby, è finito in una vittoria. Saremmo stati le persone più felici del mondo anche solamente a non prenderne “una caterba”. E invece noi no, l’abbiamo vinto. Ma in fondo a noi che c’era il Lugano dall’altra parte, per una volta, ci importava poco. In quel momento noi ci siamo sentiti di nuovo vivi, vivi come squadra, ma soprattutto vivi come spirito, quello spirito biancoblu che non puoi nemmeno spiegare, ma che è li, sempre, con te.

Non sembra vero nemmeno di aver raggiunto i playoff. Ma forse non sono i playoff a far la differenza, ma il gioco. Non sembra vero vedere voglia, grinta, cuore e anche tecnica. Non sembra vero vedere certi salvataggi in difesa e certe azioni di attacco. Non sembra vero aver fatto un salto indietro nel tempo.. in quel tempo nel quale mi innamorai pazzamente e inspiegabilmente di questa squadra.

No, vi prego, non svegliatemi. Non svegliatemi perché voglio ancora vedere le giocate di Zwerger e la sua grinta sul ghiaccio. Non svegliatemi perché voglio continuare a vedere i giocatori così legati al proprio pubblico. Non svegliatemi perché la Montanara è l’inno più bello del mondo e quando sei li alla Valascia a cantarla con un groppo in gola, è troppo bello.

Non svegliatemi perché se l’Ambrì è un sogno, io voglio farne parte.

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