Il derby

(2015)

Non sono cose che puoi facilmente spiegare. Sono istanti, immagini, emozioni. Sono momenti che ti riconciliano con il calcio, o forse con il mondo.

Sono quelle cose che aspetti con ansia, che vuoi vivere fino in fondo. E allora anche se piove tu rimani lì. Anche se metti la giacca, apri l’ombrello e poi adagio adagio senti l’acqua che entra nelle scarpe, i jeans che cominciano a pesare, il cappuccio che ormai non sopporti più e l’ombrello comincia a volare di qua e di la e tu lo tieni, lo strappi, lo tieni, lo giri , lo tieni , lo afferri. E poi c’è la partita, quello che succede in campo, quella voglia di farcela, di metter quel pallone in rete. E intanto la pioggia diventa più forte e come se non bastasse c’è quel maledetto vento, che però senti tuo.. perché le grandi serate non possono esserci senza di lui.

Lo sai che il derby è il derby. Sono cose che cominciano già da piccoli, quando non sai ancora cosa è il bene e cosa è il male, il bianco o il nero. Sai cosa è il derby da quando tuo fratello non ha mai corso così come in quelle partite, da quando era impossibile parlarci assieme prima della gare e da quanto era incazzato se lo perdeva.

È l’emozione che ti ha guidato, nessuna imposizione, nessuna scelta. È un divenire, é un crescere, è una vita.

Sono cose che non decidi e forse non vorresti mai che fossero successe. Ma tant’è. Sei un tifoso e devi fartene una ragione. Bianco, nero o magari meglio granata. Sì, granata, decisamente!
E poi c’è lei, l’altra. Quella che hai lasciato. Anzi, che non hai mai preso. Perché se tra il bene e il male avevi ancora qualche dubbio, tra le cose belle e le cose brutte era chiaro! Anche te bambino sapevi distinguere.
Sapevi distinguere talmente bene e senza alcun dubbio, al punto tale che ora hai ancora le cose bene in chiaro. Tu sei per la bella, e qualsiasi cosa succeda, sarà sempre e solo lei a farti battere il cuore!

E allora la bella segna. E tu salti, gridi, lanci l’ombrello, guardi gli altri. Eh si la bella ha segnato e tu sei li e la pioggia batte e ormai non ce la fai più, ma tu non te ne vuoi andare… perché se tuo fratello correva il doppio anche tu puoi star lì. Bagnato fradicio. Senza dire una parola, se non quel ACB …. ACB che pensi fra te e te.

Poi arriva il momento più bello, quello che ancora adesso pensi sia stata la cosa più bella del tuo fine settimana. Quel rigore, quel gol , quel non crederci , quel dimenticare tutto! Non c’è un momento migliore di quello. Non c’è.

Quello è ciò per cui ami il derby, ciò per cui tifi, per cui ti senti vivo! Non so quante cose nella vita possono darti quell’emozione che provi in quell’istante.

E intanto fuori piove… ma dentro… dentro… non lo si può spiegare!

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