Qualcuno diceva che il “Calcio è una fede “e non c’è nulla di meglio della fede per far soldi. Certo che se ci pensi bene è brutto. C’è gente che butta soldi, gente che ne guadagna, alcuni che diventano i traditori e altri gli eroi. Ma il peggio è che poi c’è chi sta a guardare, chi può solo guardare. Chi ama il calcio perché è tutto. Chi nei suoi sogni immagina punizioni perfette, calci di rigore sbagliati, veroniche e dribbling. Baggio, Maradona o Zidane. Chi si emoziona leggendo le storie di un bambino nato in una favelas che con il pallone faceva di tutto. O chi non dimenticherà mai quel codino lasciato in disparte da molti gli allenatori e quel ragazzo cresciuto che a quarant’anni ha ancora gli occhi lucidi quando parla del suo gioco preferito.
C’è chi non può vivere senza tutto questo, chi alla domenica deve andare allo stadio. Chi quando non ce la fa più, accende la TV e si guarda 90 minuti di calci ad un pallone. Chi ha bisogno di vittorie, sconfitte, belle giocate e errori madornali. Ci sono i sognatori, i tifosi, gli scalmanati, gli innamorati.
Sono le persone come noi, che non riescono a trattenere le loro emozioni, che quando stanno male o sono agitati, hanno come unica cura quella di andare allo stadio e vedere qualcuno che tira due calci ad un pallone. Siamo noi, che per quel gioco e per quella squadra siamo lì. Indipendentemente dai risultati. Noi che ci crediamo fino in fondo, che versiamo anche lacrime per una vittoria o sconfitta, convinti che sia solo il destino e la bravura a decider tutto. Noi che ci lasciamo andare, che diventiamo intrattabili se le cose non vanno come vorremmo, ma che poi, che si vinca o che si perda, ci riproviamo senza dir niente perché “questo è il calcio” e a noi piace troppo!
Noi stiamo a guardare. E ci crediamo anche se sappiamo benissimo che qualcosa non va. Ci crediamo perché non possiamo farne a meno. Perché siamo disagiati, pazzi e malati.
Ma in fondo noi siamo onesti. Soldi o non soldi noi siamo lì. A sostenere vincenti e perdenti, eroi e traditori. Poveri e ricchi. Piccoli e grandi. Calciatori di serie A e pulcini. Tutto per amore di quel pallone. Tutto per quel tappeto verde. Tutto per una fede. Quella che ora ci fa pagare un caro prezzo, che ci tradisce. Perché per noi non è la moneta sonante che conta! Perché per noi con il calcio non si scherza! Perché il calcio è lo sport più amato del mondo, tanto che potrei persino scommetterci!
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