Forse nel lungo applauso finale c’era una sorta di ringraziamento per “avercelo portato a noi” o forse le scuse per “gli altri” che non ce l’hanno fatta, o per tutto quello che hanno dovuto passare anche per colpa nostra. Forse c’era un “grazie” per quelle emozioni che ci ha fatto vivere sul campo, o magari un ” avete ragione siamo degli stronzi” oppure una sorta di vergogna perché il gioco più bello del mondo crea idoli troppo velocemente rispetto al mondo. Forse in quell’applauso c’erano i nostri occhi lucidi. Un mix fra quanto ci sentiamo stupidi ad avere gli occhi lucidi per qualcuno che in fondo giocava – bene – a calcio, e quanto siamo fieri che grazie al calcio siamo riusciti ad applaudire e amare “un turco”!
@riflessioni post spettacolo teatrale “Kubi”
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